sabato 20 marzo 2010

20 marzo: XV Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafia


Anche CostruireCultura ricorda le vittime della criminalità organizzata. Contro le mafie, insieme alle famiglie e all'associazione Libera, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace.

Oggi a Milano hanno sfilato 150mila persone, mentre sul palcosono stati letti i nomi di oltre 900 vittime delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali, morti per mano delle mafie. "Non lasciamo soli magistrati e forze dell'ordine", è l'appello lanciato dal fondatore di Libera, don Luigi Ciotti.

mercoledì 17 marzo 2010

Leggiamo e volentieri (ri)pubblichiamo

La serrata del signor Tv 
A dieci giorni dal voto, la politica riempie i teatri e irrompe sul web, ritorna al passato e va nel futuro, ma diserta malinconicamente il presente: la televisione. Una situazione surreale, come se alla vigilia dei Mondiali chiudesse la Domenica Sportiva.

Chiunque osservi la scena da una prospettiva più evoluta della nostra, per esempio dallo Zimbabwe, vedrà conduttori televisivi che trasferiscono i talk show nelle piazze e politici in preda alla sindrome di invisibilità che chiamano i giornali per proporre e in qualche caso elemosinare interviste sui siti.

Sempre dallo Zimbabwe ci fanno notare il paradosso del direttorissimo del telegiornale governativo, che è appena andato a spiegare le proprie ragioni su Internet, partecipando al programma online di uno dei grandi epurati della tv, Enrico Mentana.

È un sistema rovesciato, l’effetto della scelta spaventata di una vecchia volpe che controlla lo schermo ma non riesce più a governarlo e perciò decide di spegnerlo. Berlusconi è e rimane il comunicatore di un mondo di cieli azzurri e bimbi sorridenti, il mondo dei rampanti Anni 80, il suo mondo, quello della pubblicità.

Di fronte alla durezza di una crisi epocale, che sta spostando il benessere da una parte all’altra del pianeta (e noi purtroppo ci troviamo dalla parte sbagliata) il capo del centrodestra si scopre senza un progetto e soprattutto senza un linguaggio intonato alle circostanze. Preso dal panico, ricorre allo strumento dei padroni deboli: la serrata. Certo, lo fa appoggiandosi a una legge demenziale come la par condicio, partorita dalla mente mediocre dei suoi oppositori. Ma lo fa, e con uno scopo preciso: zittire i tribuni della plebe, soprattutto Santoro. Non perché tema che lui o Travaglio provochino un travaso di voti da destra a sinistra: il premier è troppo intelligente anche solo per pensarlo. No, è allergico a Ballarò e Annozero perché sporcano i suoi cieli azzurri, tolgono energia al migliore dei mondi possibili, attizzano il discutere e il dubitare che sono nemici del fare. Meglio il silenzio degli indecenti alle chiacchiere distruttive che minano le certezze delle masse consumatrici, a cui il berluscottimismo ha fornito in questi anni l'unica ideologia comprensibile e desiderabile.

Berlusconi è convinto che i programmi che seminano dubbi diffondano angoscia, e che l’angoscia produca astensione, fuga, rifiuto. In realtà il conflitto produce risveglio, e avremmo tutti un dannato bisogno di scuotere questa Italia addormentata, insensibile ormai ai baci di qualsiasi principe azzurro, compreso lui. Il risultato paradossale della sua psicosi è il silenzio della tv, imposto dall’uomo che ha insegnato a tutti come si parla in tv. Quasi che l’elastico, che all’inizio della Seconda Repubblica lo aveva proiettato davanti agli altri di una spanna, ora lo abbia ricacciato all’indietro, riducendolo a una versione chirurgicamente evoluta di Forlani.

dal Il Buongiorno di Massimo Gramellini

lunedì 15 marzo 2010

Incontro con...ANDREA CASALEGNO. Guarda le foto!

Andrea Casalegno, giornalista, ex militante di Lotta Continua, racconta l'attentato a suo padre, vicedirettore della stampa, ucciso dalle BR. Il suo ultimo libro uscito per Chiarelettere è L'attentato.

La giustizia italiana secondo...Bruno Tinti

Segnaliamo gli ultimi due articoli apparsi sul blog di Bruno Tinti a proposito degli ultimi decreti legge salva-liste e salva-premier approvati dal governo Berlusconi:

Ecco perché Napolitano non doveva firmare- 11/03/2010 - Un decreto incostituzionale che non rispetta il principio che la legge è uguale per tutti 

L'ubiquità delle regole - 05/03/2010 - Il 1° marzo il Tribunale di Milano non ha accolto il “legittimo impedimento” di Berlusconi.

venerdì 12 marzo 2010

Incontro con...BRUNO TINTI. Guarda le foto!

Incontro con...BRUNO TINTI

Bruno Tinti, ex-magistrato, autore di "Toghe Rotte" e "La questione immorale" (Chiarelettere), ricorda la figura di Bruno Caccia, magistrato vittima della 'ndrangheta.
Bruno Tinti è stato ospite dell'associazione Costruire Cultura, Dialogo e Comunità il 4 marzo 2010 nell'ambito del ciclo di incontri "La memoria siamo noi. Scrittori e storie per ricordarsi di non dimenticare".

BRUNO TINTI è stato Procuratore aggiunto presso la Procura di Torino. Dal dicembre 2008 ha lasciato la magistratura. Ora, come dice lui, fa il cantastorie: scrive e racconta quello che ha imparato riguardo a leggi, politica, giustizia. Nel 2007 ha pubblicato con successo il libro Toghe rotte, che è anche il titolo del suo fortunato blog sulla giustizia. Nel 2009, sempre con la casa editrice Chiarelettere è uscito La questione immorale.


Evento in collaborazione con
ACMOS - LIBERA PIEMONTE 

Ciclo di Incontri "LA MEMORIA SIAMO NOI"

Scrittori e storie per non dimenticare.

Perché questo ciclo di incontri?
Il nostro paese, in questi «tempi di passioni tristi e valori deboli», ha una vitale necessità di staccarsi un attimo dalle cronache quotidiane e di ricordare, di coltivare una Memoria storica condivisa che abbracci le vittime della violenza mafiosa, terroristica e stragista. Un paese capace di voltare veramente pagina nei confronti di uno dei suoi periodi più bui, i cosiddetti “anni di piombo”, deve ricordarsi - per dirlo con le parole di Mario Calabresi - che ogni pagina ha due facciate e che non ci si può preoccupare di leggerne una sola, quella di coloro che hanno compiuto atti di violenza, ma che ci si deve preoccupare innanzitutto dell’altra, ovvero farsi carico delle vittime, della loro memoria e del loro bisogno di verità. 

La creazione di un ciclo di appuntamenti letterari dedicato al tema della Memoria nasce dalla consapevolezza del ruolo rivestito dai libri e dalla lettura quale veicolo fondamentale per il perpetuarsi del ricordo dell’esempio di uomini del nostro recente passato accomunati, nonostante le differenze delle loro provenienze culturali o dei loro credo politici, da una grande etica personale e un attaccamento serio e scrupoloso alla propria professione. Perché - come ha scritto Ferruccio De Bortoli - «se ognuno di noi svolgesse fino in fondo, come hanno fatto Walter Tobagi e tanti altri come lui, il proprio dovere, questa società sarebbe più giusta, meno egoista, avrebbe più rispetto di sé e dei propri figli». E anche perché questi libri, queste storie - come ha scritto Roberto Saviano - danno «spazio a chi ha dato voce al meglio di questo paese, raccontandolo e difendendolo, un paese che sembra aver perso quella voce».

Chi siamo

L’associazione Costruire Cultura, Dialogo e Comunità ha per scopo la promozione del dialogo su temi di cultura e politica, per creare una Comunità intesa come complesso di cittadini che abitano la città, uniti tra di loro da rapporti sociali e da vincoli organizzativi, in modo da formare un coro morale che persegue comuni interessi (economico-sociali, politici, culturali) e che permette alla persona di esplicare le sue capacità e soddisfare le sue esigenze (umane, politiche e psicologiche).

Organizziamo eventi culturali e attività formative, con dibattiti, presentazioni letterarie, mostre scientifiche, seminari, viaggi e proiezioni di film.


Siamo stati promotori dell'organizzazione della Festa del Libro di Orbassano (TO) dal 2005 al 2008.

Attualmente, in collaborazione con la libreria DINOITRE, siamo impegnati in un ciclo di incontri dedicati al tema della Memoria.